I giardini storici: i giardini di Porta Rocca

I Giardini di Porta Rocca appartengono ai giardini storici e nacquero quando fu prolungata l’area dei giardini a mare seguendo il tracciato dell’antica strada per Sarzana delimitando il piede del colle dei Cappuccini. Quando questo venne demolito ricavandone due superfici differenti, una quadrata e una rettangolare separate da via XX settembre.

L’area rettangolare è decorata da un’ampia aiuola circolare, mentre quello quadrato è formato da due diagonali contrapposte convergenti ad angolo. Le sezioni dei viali laterali minori suggerisce la simmetria dell’insieme costruita con successivi interventi.
Nel 1913 venne sistemato all’interno dei giardini il monumento a Giuseppe Garibaldi che impose una ristrutturazione dell’impianto del giardino. Il progetto venne affidato al pittore Felice del Santo, membro della Commissione edilizia comunale e già autore dei Giardini a mare del 1987. 

Il progetto andò a realizzare una serie di aiuole curvilinee che conducevano lo sguardo dell’osservatore verso l’aiuola centrale, modellata a forma di colle da cui spicca il sostegno roccioso del monumento equestre. 
Il colle venne demolito a cavallo degli anni ’30 e la terra di scavo contribuì alla creazione dei rilevati stradali della piana di Migliarina.

Nel 1934 nel progetto c’era l’estensione dei giardini sino al palazzo Ferrari con palme e grandi magnolie. Il palazzo adiacente fu completato con un tappeto erboso quadrato decorato da piccoli arbusti in forma sferica.
Nel 1960 venne collocato al centro del giardino il Monumento ai caduti di tutte le guerre.

Indirizzo

Via Domenico Chiodo, 151, La Spezia

Curiosità

Nell’aiuola del quadrante di levante, sotto il monumento a Garibaldi, si trova il Cipresso Calvo (Taxodium Distichum), una delle poche conifere che perdono le foglie durante la stagione invernale. La specie inoltre si adatta a vivere in terreni inondati. Nei pressi di Viale Italia troverete le palme Cicas (Cycas Revoluta), piante presenti in Europa già dal 1737, usate soprattutto come ornamentale. La sua caratteristica principale è che, al contrario di quanto si pensi, non appartiene alla famiglia delle palme ma è molto più affine a pini e abeti.   

Loading...