Le Comunicazioni, Prampolini - Fillia, mosaico, Spezia, Palazzo delle Poste
Le Comunicazioni, Prampolini - Fillia, mosaico, Spezia, Palazzo delle Poste
Le Comunicazioni, Prampolini - Fillia, mosaico, Spezia, Palazzo delle Poste
Le Comunicazioni, Prampolini - Fillia, mosaico, Spezia, Palazzo delle Poste
Le Comunicazioni, Prampolini - Fillia, mosaico, Spezia, Palazzo delle Poste
Le Comunicazioni, Prampolini - Fillia, mosaico, Spezia, Palazzo delle Poste

Palazzo delle Poste

Il Palazzo delle Poste della Spezia, opera dell’architetto Angiolo Mazzoni, in seguito firmatario del Manifesto dell’Architettura aerea, venne inaugurato il 12 novembre 1933 ed è un edificio di alto pregio artistico. L’interno del palazzo è caratterizzato dal contrasto tra la semplicità dei mattoni a vista e i marmi policromi (tra cui il portoro, originario dell’isola Palmaria). Sul lato del fabbricato, che confina con via D’Azeglio, a fianco della scalinata che conduce alla sovrastante Via XX Settembre, una capace vasca di forma rettangolare situata verso l’angolo con via del Torretto, raccoglie l’acqua di quattro getti posti in alto. Durante la Seconda Guerra Mondiale la vasca ospitò l’ingresso di una galleria antiaerea; recentemente restaurata, la fontana è tornata a far mostra di sé in tutta la sua originaria bellezza.

Il mosaico delle comunicazioni (terrestri, aeree e marittime)
Nella parte interna della Torretta del Palazzo delle Poste si trova il mosaico dedicato alle “Comunicazioni terrestri, aeree e marittime”, opera di Enrico Prampolini e Fillia (pseudonimo di Luigi Colombo), esempio straordinario di arte futurista, realizzata in tessere musive della Società Ligure Ceramiche  Vaccari. A Fillia si devono “Le comunicazioni terrestre e marittime” mentre gli altri due pannelli sono di Prampolini e illustrano “Le comunicazioni telegrafiche, telefoniche ed aeree”).

Indirizzo

Piazza Giuseppe Verdi, 12, La Spezia
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